Principali Dialetti del Cinese
Il cinese è generalmente diviso in 13 principali dialetti secondo lo standard internazionale del codice linguistico ISO 639-3. E i principali dialetti possono essere ulteriormente divisi in più dialetti. Il Putonghua (o mandarino), il dialetto predominante, è parlato da oltre il 70 percento della popolazione. È insegnato in tutte le scuole ed è il mezzo del governo. All'interno di questi principali gruppi dialettali, ci sono molti sottogruppi, molti dei quali sono reciprocamente incomprensibili. Ci sono anche grandi differenze nella variazione geografica dell'intelligibilità. Nel Fujian, le persone che vivono a dieci chilometri di distanza l'una dall'altra possono parlare variazioni incomprensibili del dialetto Min.
Le varietà di cinese differiscono maggiormente nella fonologia e, in misura minore, nel vocabolario e nella sintassi.
- Putonghua. È il dialetto madre dei cinesi che vivono nel nord della Cina e nella provincia del Sichuan. Come base per la lingua ufficiale parlata in Cina, è anche chiamato Guoyu a Hong Kong, Macao e Taiwan.
- Wu. È parlato a Shanghai, nella maggior parte dello Zhejiang e nelle parti meridionali di Jiangsu e Anhui. Questo gruppo dialettale è composto da centinaia di forme parlate distinte, molte delle quali sono reciprocamente incomprensibili.
- Hakka/Kejia. È parlato dal popolo Hakka nel sud della Cina.
- Min. È parlato nel Fujian, a Taiwan, nelle Filippine e nel sud-est asiatico. Il gruppo Min è il più diversificato, con molte delle varietà utilizzate nelle contee vicine.
- Yue. È parlato nella provincia di Guangdong, Hong Kong, Macao, Taiwan, in tutto il sud-est asiatico e da molti cinesi d'oltremare.
Lingue di Altri Gruppi Etnici
Le lingue cinesi più studiate includono cinese, mongolo, tibetano, uiguro e zhuang. Tuttavia, la Cina ha un numero totale di 299 lingue viventi.
Tutti i 55 popoli minoritari della Cina hanno le proprie lingue, tranne gli Hui e i Manciù, che usano il cinese. Attualmente, 21 delle minoranze etniche della Cina hanno una propria lingua scritta, inclusi 27 forme scritte.
I più di 70 milioni di membri delle minoranze della Cina hanno le proprie lingue parlate, che includono mongolo, tibetano, miao, tai, uiguro e kazako.
Sforzi Governativi nello Sviluppo Linguistico
In passato, molte delle lingue minoritarie non avevano una forma scritta; il governo cinese ha incoraggiato lo sviluppo di scritture per queste lingue, utilizzando il pinyin. Negli anni '50, il governo ha iniziato ad aiutare le 12 minoranze etniche a creare 16 lingue scritte basate sull'alfabeto latino. Il governo cinese ha anche contribuito a migliorare le quattro lingue scritte originali dei gruppi minoritari Dai, Lahu, Jingpo e Yi in cinque lingue scritte. Le lingue dei gruppi Uygur e Kazako sono state riformate in un sistema scritto. Questi gruppi sono anche incoraggiati a continuare tradizioni che promuoveranno la conoscenza del loro patrimonio etno-linguistico.
Educazione Bilingue e Media delle Minoranze Etniche
Le minoranze etniche che ora hanno una lingua scritta hanno iniziato l'educazione bilingue dalle scuole primarie fino all'istruzione superiore. Le lezioni nelle scuole nelle aree prevalentemente di minoranza nazionale sono insegnate nella lingua locale, utilizzando libri di testo in lingua locale. Il dialetto basato sul mandarino è insegnato nelle scuole, di solito come seconda lingua, e la sua conoscenza è un requisito in tutta la Cina. Ci sono sempre più cinesi che sono bilingui nei loro dialetti nativi e nel Putonghua.
Molte minoranze etniche hanno giornali e riviste scritti nella loro lingua. Nel 1998, diciassette minoranze etniche hanno pubblicato 83 giornali e 84 riviste.
